lunedì 9 luglio 2018

M. Viglio da Valico della Serra



Data: 24/06/18
Regione e provincia: Lazio (FR)
Località di partenza: Valico della Serra (1608 m)
Località di arrivo: Monte Viglio (2156 m)
Tempo di percorrenza: 4 ore circa
Chilometri: 8 circa
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: Bianco Rossa
Dislivello in salita: 600 m
Accesso stradale: Da Filettino (FR) seguire le indicazioni per Campo Staffi.

Il percorso più corto e meno faticoso per salire sulla cima più alta dei Simbruini.
Nel ricominciare con le escursioni ho deciso di recarmi in uno dei parchi da me preferiti e di salire per la terza (o quarta?) volta sul Monte Viglio.
La scelta del percorso è stata dettata dal lungo periodo di inattività, così, tanto per ri-cominciare, ho pensato che i 600 metri di dislivello fossero abbastanza per riprendere un po' di "gamba".
Sveglia presto, le cinque, colazione per me e Brenda (la mia cagnetta) ed alle sei siamo "già" in macchina in direzione Filettino. Le previsioni meteo avevano toppato, come è stato per tutto Giugno, e ci ritroviamo con un cielo terso, coperto da nuvole che non preannunciano niente di buono ma ormai eravamo partiti e nella mia testa già si formavano le immagini dei panorami più distanti che si potevano trovare lassù.
Arriviamo senza problemi al Valico della Sella, la strada la conosciamo bene, tempo di mettersi lo zaino in spalla e si parte.
Sulla sterrata che parte dal valico Brenda mi precede, era tanto che non la vedevo correre cosi. La sterrata è un po' noiosa ma passa e ci ritroviamo presto alla Fonte della Moscosa, da quì saliamo a sinistra (est) per una valletta. Il cielo non vuole saperne di farci vedere un po' di sole ma forse, per il momento, meglio così. La prima salita alla Madonnina della Valle Roveto (1750 m)mi fa ricordare di non essere più allenato ma il pensiero di rivedere quel panorama mi spinge e arrivati su non ci nega la sua vista. Ormai, spezzato il fiato, la camminata si fa meno pesante. Continuiamo sul sentiero che ricalca la linea di cresta, superiamo M. Piano ed usciamo dalla linea degli alberi. Davanti a noi il tratto erboso che sale diagonalmente per raggiungere la cresta che ci porterà in cima. Brenda ha qualche scaramuccia con i cavalli che si trovano nel bel mezzo del sentiero, deviamo su un percorso più ripido per aggirarli. Il mio cane non sta simpatico ai cavalli... vabbè...
Dopo qualche piccolo saliscendi arriviamo al Gendarme (2143 m).


Il problema ora è che non ero mai stato sul Viglio con il cane. Provo a farcelo salire ma niente da fare, la chiamo cagnetta ma è un labrador di trenta chili almeno. Dopo un buon quarto d'ora per fargli ridiscendere quei due scalini saliti puntiamo ad aggirare il Gendarme. Non lo avevo mai fatto ma la traccia era evidente.

Siamo quasi arrivati quando inizia a piovere. Prima due gocce, poi quattro, poi giù il diluvio.
Scendiamo di corsa e ci fermiamo dentro alla grotticella che sta proprio sotto il Gendarme, grotticella che non conoscevo non avendo mai fatto quella strada ma che risulta provvidenziale. L'idea è di aspettare che spiova e mentre aspettiamo ci rifocilliamo un po'. Il tempo sembrava migliorare, la pioggia diminuire ma dal Cotento il vento stava per portare nuvole ancor più nere.


Nulla di fatto, decido che è meglio tornare giù, sul Viglio ci torneremo un'altra volta.


Traccia GPS


Profilo altimetrico

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