martedì 6 luglio 2010

Maledetto denaro, maledetta crisi ma che c'entrano i Parchi?

C'è chi dice che si vede e c'è chi pensa sia un fantasma, fatto sta che i governi mondiali corrono ai ripari. Giustissimo. In caso di crisi si stringe la cinghia, ci macherebbe altro ma questa cinghia, non si capisce per quale strano motivo, si va sempre a stringere a chi i buchi li ha finiti. E così in Italia, tra i tanti tagli, si è andati a togliere l'ultimo pezzo di pane in bocca agli Enti Parco. La nuova finanziaria prevede un ingente taglio di stanziamenti nel settore, che cerca di valorizzare e tutelare il nostro territorio. Ho volutamente enfatizzato l'aggettivo "ingente" perchè non si parla di cifre astronomiche, cioè, non sono astronomiche per quanto siamo abituati a sentire sui tg, che oramai parlano tranquillamente di Miliardi di euro. In realtà la manovra prevede un paio di decine di milioni di euro. Qualcuno ha calcolato un caffè annuo per italiano. Il fatto è che questo caffè annuo rappresenta circa il 50% degli stanziamenti agli Enti parco. Sotto questo punto di vista la somma fa riflettere. Probabilmente non si riuscirà a garantire la tutela delle nostre zone protette che, oltre al danno economico dovuto alla diminuzione turistica, si presenta il ben più grave degrado delle nostre beneamate montagne e coste dove, fin'ora, si è cercato salvaguardare l'habitat di molte specie faunistiche e floreali.
In realtà è corretto dire che esiste una possibilità di errore da mancata comunicazione, non ho ben capito cosa o come sia stato possibile ma il taglio potrebbe non essere così ingente. Ci sarebbe comunque una diminuzione di spesa del 10% generalizzata su tutti i ministeri che comunque non fa bene ai nostri parchi.
Staremo a vedere, comunque se ne parla sul sito del WWF